Nessuna azienda, per quanto folto ed esperto sia il suo team per
la cybersicurezza, può dirsi al sicuro dal rischio di violazione dei
dati. Da Uber ad Ashley Madison e Adobe, da Sony a eBay e JP Morgan,
le incursioni degli hacker non risparmiano nessuno.
Non fate affidamento solo sul vostro antivirus, firewall o altro
software di difesa, o di backup, i social engineering sono fatti
apposta per aggirarli. Nel vostro sistema di difesa informatica,
siete voi (o i vostri dipendenti o colleghi) l'anello più debole: è
inutile avere il più bel sistema di protezione dell'universo, se poi
la vostra segretaria ne consegna la password a chiunque le mandi un
e-mail spacciandosi per un tecnico Microsoft o simili.
L’educazione comportamentale nell’utilizzo dei mezzi informatici è
la base per poterne sfruttare le potenzialità per aumentare la
produttività e rendimento, inutile utilizzare software costosi e
super evoluti se alla base di tutto non c’è una adeguata competenza. Certo, potreste chiedere aiuto alla solita azienda informatica, che
penserebbe solo a fatturare gli interventi facendo leva sulla vostra
scarsa conoscenza e mandando ogni volta una persona diversa